L’Amministratore Delegato Ducati, Claudio Domenicali, alla guida dell’Associazione che riunisce tutti i brand della “Terra dei Motori” dell’Emilia-Romagna, con 16.500 imprese per oltre 66.000 addetti ai lavori caratterizzano e rendono unica la filiera motoristica di questo territorio.
Una Conferenza Stampa organizzata presso l’Auditorium Ducati di Borgo Panigale è stata l’occasione per ufficializzare il nuovo ruolo di Presidente dell’Associazione Motor Valley di Claudio Domenicali, Amministratore Delegato Ducati. L’evento si è tenuto alla presenza dei delegati delle Aziende e dei Circuiti Internazionali del territorio, delle Istituzioni Regionali e dei rappresentanti dei media.
L’Associazione riunisce tutti i brand a due e quattro ruote della Terra dei Motori emiliano romagnola – una realtà unica al mondo per concentrazione di marchi, collezioni private, circuiti internazionali e centri di formazione specialistica – e opera in sinergia con la Regione per la valorizzazione internazionale in chiave turistica di questo patrimonio.
“La Motor Valley racchiude nel raggio di 150 km brand unici al mondo
per design, tecnologia e prestazioni, conosciuti e apprezzati in tutto
il mondo. Un luogo di cui siamo fieri di far parte come Ducati e per il
quale sono personalmente orgoglioso di aver ricevuto il mandato come
Presidente. Accettare questo ruolo rappresenta un atto di responsabilità
e riconoscenza verso un territorio straordinario che mi ha dato
tantissimo”, ha dichiarato Claudio Domenicali, Amministratore Delegato Ducati e Presidente Motor Valley. “Questa
è una Regione caratterizzata da una cultura accademica e una competenza
motoristica e tecnologica senza eguali, con un’inarrivabile capacità
attrattiva per appassionati, talenti e imprese che merita di essere
sostenuta e promossa in ogni sua componente”.
Motor Valley rappresenta l’eccellenza del Made in Italy nella
filiera automotive e industriale; è un progetto che mostra la capacità
di un territorio di fare rete e valorizzare le peculiarità che lo
contraddistinguono a livello internazionale, facendo perno
sull’industria dei motori, cuore pulsante dell’economia regionale, sulle
eccellenze universitarie e sulla propria attrattività globale.
Dallara, Ducati, Ferrari, Lamborghini, Maserati, Pagani, sono solo
alcuni dei brand ospitati nel territorio e amati da migliaia di
appassionati in tutto il mondo. Fanno inoltre parte della Motor Valley
15 musei specializzati (tra cui il Museo Enzo Ferrari di Modena, il
Museo Ferrari di Maranello, il Museo Automobili Lamborghini, il Museo
Ferruccio Lamborghini, il Museo Ducati di Borgo Panigale e il Museo
Horacio Pagani di Modena), 16 collezioni private e 4 autodromi per le
gare sportive (il “Riccardo Paletti” a Varano de’ Melegari, l’Autodromo
di Modena a Marzaglia, l’”Enzo e Dino Ferrari” a Imola e il Misano World
Circuit Marco Simoncelli a Misano Adriatico).
“La Motor
Valley dell’Emilia-Romagna rappresenta un tale concentrato di talento e
saperi, bellezza e design, capacità industriali e artigianali,
innovazione e ricerca da farne un luogo unico al mondo”, sottolinea Stefano Bonaccini, Presidente della Regione.
“Con i suoi brand da sogno proietta ovunque il nome della nostra
Regione e attira qui visitatori da ogni Paese, grazie al gioco di
squadra fatto insieme a istituzioni locali e privati che ci hanno
permesso di costruire un percorso altamente suggestivo fatto di 4
autodromi internazionali, 6 centri di formazione specializzati, 6 Case
Costruttrici che svettano a livello internazionale, 11 musei, 16
collezioni, 7 operatori del settore e 188 team sportivi, che tiene
insieme passione e cultura, impresa e velocità. Un distretto che
integrandosi con la Food Valley, il patrimonio UNESCO delle Città d’Arte
e la bellezza dell’Appennino e del Delta del Po, diventa davvero un
attrattore turistico mondiale. Una realtà che dà lavoro a migliaia di
persone, legato con la rete regionale dell’alta formazione e gli atenei
dell’Emilia-Romagna, come dimostra MUNER, la Motorvehicle University of
Emilia-Romagna, il corso di laurea internazionale dedicato
all’automotive nato
dall’unione fra le quattro università emiliano-romagnole e le case
motoristiche che qui hanno sede e radici e che sta portando nella nostra
regione tanti giovani motivati e preparati dall’Europa e dal mondo.
Oggi diamo il benvenuto alla presidenza di Motor Valley Development a un
imprenditore illuminato, capace di leggere il presente nell’ottica
futura, che con la sua esperienza e visione saprà valorizzare ancora di
più questa concentrazione, unica al mondo, di passione e competenze”.
L’Osservatorio Turistico della Motor Valley, studio sviluppato da
Unioncamere Emilia Romagna, Trademark Italia e Mailander, mostra come
l’impatto del prodotto Motor Valley abbia portato nel 2018 sul
territorio oltre 1,2 milioni di presenze turistiche, risultate in più di
300 milioni di euro di impatto economico (tra ricaduta economica degli
eventi nei circuiti di Imola e Misano e visite ai musei aziendali). I
visitatori totali in questo distretto sono circa 1,8 milioni, di cui il
44% italiani e il 56% stranieri, con 1.190.000 presenze turistiche (vedi
pernottamenti), tra visitatori di musei e collezioni e spettatori di
eventi negli autodromi emiliano romagnoli.
In Emilia-Romagna – la
terza regione per rilevanza all’interno del settore motoristico
nazionale, preceduta solamente da Lombardia e Piemonte – la filiera
motoristica si articola in 16.500 imprese per oltre 66mila addetti, il
10% dell’intera filiera nazionale.
Ma la Motor Valley ha anche e soprattutto un ruolo strategico, che
vede impegnati a più livelli aziende e università, e che punta
sull’innovazione tecnologica, la specializzazione, la ricerca e lo
sviluppo, attività che vengono attuate in collaborazione e in sinergia
tra tutti gli enti coinvolti nel progetto.
Un esempio concreto è quello del progetto MUNER (Motorvehicle University of Emilia-Romagna No Profit per Education) che nel 2017 ha visto le quattro università del territorio (Bologna, Parma, Ferrara e Modena-Reggio Emilia) e otto aziende top del settore, tra le quali Ducati, Ferrari e Lamborghini, creare insieme l’Università dell’Automotive. Due i corsi previsti, che puntano a formare gli ingegneri automobilistici del futuro.
“Nel mondo globale, la competizione non è più tra singole imprese ma tra sistemi territoriali” , ha sottolineato Andrea Pontremoli, CEO Dallara e Presidente di Muner, presente all’evento. “Il sistema territoriale è fatto da imprese, mondo della formazione e dalle istituzioni”.
Un’esperienza tutta da vivere, e che vedrà nel prossimo anno, il suo apice nella seconda edizione del Motor Valley Fest, in programma dal 14 al 17 maggio nel cuore di Modena.